Scrivere di Baccalà è un’impresa e raccogliere informazioni alle volte diventa una vera e propria sfida, perché sono tante le informazioni che circolano in rete spesso false o comunque non corrette.
Ma allora qual è il miglior modo per raccogliere informazioni su questo straordinario prodotto?

E’ semplice, bisogna ritornare a scuola e studiare sui libri!

Il libro che sicuramente preferiamo è  “ Sua Maestà il Baccalà” di Antonio Parlato edito dalla napoletanissima casa editrice Colonnese;  un libro che fin dalle prime pagine esprime anche senza esplicitarlo, tutto l’amore che lo scrittore aveva per la sua terra e per il pesce in salato che ci vien d’oltremari.

Antonio Parlato si inserisce nella migliore tradizione degli intellettuali napoletani ed ha colto senza esitare la sfida dell’editore Colonnese; scrivere di baccalà non è così semplice e raccontare la sua millenaria storia non è cosa da poco.

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Dalle origini alle ricette

 

Nel libro Sua Maestà il baccalà c’è raccontata la storia di questo  prodotto dal Nord al Sud, dalle tavole dei ricchi a quelle dei poveri, dal mare alla montagna, dalla poesia alla musica fino anche alla Chiesa e al periodo fascista.

Il baccalà e lo stoccafisso diventano in questo libro delle vere icone pop, portatrici di una cultura popolare che ha cambiato il volto del nostro paese ma anche dell’Europa.
Ed oltre a raccontare tutte le storie del baccalà ed analizzare come per alcune popolazioni sia diventato un vero e proprio cibo miracoloso offerto ad un prezzo di gran lunga inferiore a quello della carne, nella parte finale del libro c’è spazio per tante ricette.
Quest’ultima parte è sicuramente una delle più interessanti del libro perché insieme agli ingredienti ed alla preparazione ci svela l’importante contributo che il pesce salato che ci vien d’oltremari ha dato alla cultura di tantissimi popoli che hanno intrecciato la loro storia con quella di sua Maestà.

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