antichi sedili di Napoli

I Sedili (detti anche Seggi o Piazze) erano delle istituzioni amministrative della città di Napoli che per un lungo periodo storico, dal 1200 al 1800, hanno caratterizzato la vita politica napoletana. I rappresentanti di questi parlamenti, detti Eletti, si riunivano nel convento di San Lorenzo per discutere del bene comune della città, gestendo tra l’altro l’annona, le cariche pubbliche e, in epoca angioina, il mantenimento delle porte e delle torri di competenza. I nobili avevano diritto a partecipare a cinque di questi seggi, mentre il resto dei cittadini confluiva in un sesto seggio, quello del popolo. Gli edifici di questi Sedili erano generalmente dotati di porticati, con all’interno una sala adibita alle assemblee e una saletta più piccola per le riunioni ristrette.

La storia dei Sedili è caduta nell’oblio dopo che il re Ferdinando IV di Borbone decise, nel 1800, di restaurare la monarchia assoluta, ponendo fine alla breve e fallimentare parentesi della Repubblica napoletana del 1799 e sopprimendo di conseguenza anche queste antiche istituzioni, sospettate di aver favorito il dilagare delle idee rivoluzionarie francesi.

Quando nascono i Sedili?

La nascita dei Sedili “moderni”, ovvero giuridicamente riconosciuti, avviene nel 1268 per volere di Carlo I d’Angiò, il re che aveva spostato la capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Napoli. I primi Sedili ad essere istituiti furono quelli del Nilo (o Nido) e di Porta Capuana, cui si aggiunsero successivamente quello della Montagna (accorpato a quello di Forcella), di Porto, di Portanuova e del Popolo.

Il Sedile di Porto

Il Sedile di Porto risale al XIII secolo. Esso costituiva un’eccezione perché era un Seggio extramoenia, situato vicino all’antico porto di Napoli, area che all’epoca si trovava fuori dalle mura cittadine. Lo stemma simbolo di questo seggio rappresenta la figura di un uomo ricoperto da lunghi peli, di carnagione naturale, che stringe un pugnale nella mano destra, su di uno sfondo nero. In molti si sono interrogati sull’identità di questa misteriosa creatura: probabilmente si tratta del gigante mitologico Orione, figlio di Nettuno ed esperto nella lavorazione dei metalli, o anche del leggendario nuotatore-marinaio Niccolò Pesce.

Ogni Sedile aveva il proprio stemma: Capuana un cavallo in campo azzurro, Nilo un cavallo nero in campo d’oro, Montagna tre monti verdi in campo d’argento, Forcella la lettera Y, emblema della Scuola Pitagorica, Portanova una porta d’oro in campo azzurro e Popolo una P maiuscola in campo oro e rosso. Attualmente è possibile ammirare tali stemmi sulla facciata del campanile della chiesa di San Lorenzo in via Tribunali.

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