Sua Maestà il baccalà!
Un appellativo sicuramente inusuale per un pesce ma che Antonio Parlato ha utilizzato nel suo libro tutto dedicato a questo straordinario prodotto dei mari del Nord che può sicuramente fregiarsi di un titolo nobiliare, grazie alle sue straordinarie caratteristiche che non smetteremo mai di lodare.

Il Gadus Murhua è veramente un pesce miracoloso, e nonostante sia da secoli e secoli pescato e lavorato per trasformarlo in stoccafisso e baccalà, continua a stupire sia la comunità scientifica che gli addetti ai lavori; vediamo insieme qualche curiosità sul “pesce in salato che vien d’oltremari”.

 

Buono per i gelati:

Il mare del Nord è freddo, con temperature basse e prossime allo zero, quindi come fa il nostro amato gadus murhua a sopravvivere a queste temperature?
Dopo anni di ricerche è stato scoperto che il merluzzo possiede una proteina denominata Macrozoarces americanus, che letteralmente evita il congelamento del pesce.
Indovinate chi ha finanziato la ricerca? La Unilever, il colosso della grande distribuzione organizzata, che ha intuito subito le potenzialità di questa proteina e punta a sfruttarne le proprietà per la produzione di gelati cremosi e mai ghiacciati.

Sano come un pesce:

I popoli del Nord mangiano un quantitativo di pesce enorme, tra cui ovviamente c’è il merluzzo.
Alcune ricerche hanno scoperto che in queste popolazioni il numero di infarti scende drasticamente del 15%, grazie al contenuto di Omega3 che rende morbide e mantiene sgombre le arterie.

Per i malati di fitness:

Parlavamo di Omega 3, ma ora passiamo alle proteine, i “mattonicini” dei nostri muscoli, tanto amate dai nutrizionisti e dagli amanti del fitness.
Secondo la TMS, Società per il marketing e lo sviluppo dello stoccafisso, proprio quest’ultimo è l’alimento con la più alta concentrazione di proteine. Parte di queste proteine viene poi persa nella fase di ammollo, ma la loro percentuale resta comunque alta ma quel che è ancora più importante è che sono proteine dall’alto valore biologico.

Leggi anche: Baccalà cibo della salute

Cucina tipica… africana:

Come ha fatto un prodotto tipico del Nord a sbarcare in Africa e a diventare anche un piatto tipico Nigeriano? E’ tutta colpa degli inglesi che nel 1920 portarono per la prima volta nel continente africano lo stoccafisso ed il baccalà. I pezzi migliori vengono spesso usati per i pranzi in occasione di cerimonie ed avvenimenti importanti, mentre testa e guance vengono usati per le zuppe.

Il fiel amigo:

Sappiamo che c’è un legame indissolubile tra baccalà e Portogallo, e ne abbiamo anche parlato in un articolo sulle origini del baccalà e sulle ceramiche azulejo, ma sapevate che il baccalà  è detto anche O fiel amigo? (l’amico fedele n.d.r.)
Non c’è da stupirsi assolutamente, perché pare che in esistano più di 365 modi di cucinare il baccalà, praticamente uno al giorno per un anno!

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